Gli eventi degli ultimi anni, dal Covid alla crisi energetica, passando per il cambiamento climatico e la guerra russo-ucraina, hanno messo a nudo i meccanismi adottati dai mass media tradizionali e dagli organi di “informazione”, impegnati in una narrazione comune e mai difforme, priva di opinione e pensiero critico, unicamente prona ad assecondare i messaggi che specifici gruppi di potere sono interessati a veicolare. Il fine ultimo di tale operazione è la gestione e l’orientamento del pensiero delle masse, del sentire comune, l’abbattimento delle singolarità e l’appiattimento dell’opinione pubblica su linee comuni. La longa manus di questa narrazione si è perciò estesa a tutti i campi del vivere e del sapere, invadendo le scuole e le università, i luoghi di lavoro, di svago, di culto, penentrando finanché l’intimità dei rapporti familiari e gli ambiti domestici. E così, dopo le limitazioni relative agli spostamenti fisici delle persone oltre che al diritto al lavoro e all’istruzione, si paventa ora la necessità di un razionamento energetico e la possibilità di ricorrere a nuovi lockdown.
È dunque difficile non percepire come stiamo assistendo a una crescente compressione dei diritti basilari, operazione contro la quale solo pochi pensatori liberi e giornalisti davvero indipendenti hanno osato puntare il dito. Proprio alla celebrazione dei loro sforzi è dedicato il prossimo evento di AlterFestival, intitolato non a caso “Il coraggio in redazione”. Continuando sul fil rouge dell’evento del 4 giugno scorso (“Informazione propaganda e censura ai tempi del Covid… e della guerra”), andremo quindi ad analizzare con dei professionisti della comunicazione il modo in cui i media utilizzano i canali dell’informazione per creare una narrativa comune a uso e vantaggio delle agende delle elité mondiali e globaliste. Ne discuteremo ampiamente con Marcello Foa, giornalista ed ex Presidente Rai, che sarà incalzato da Roberto Vivaldelli, noto ed apprezzato saggista e giornalista.
Ancora una volta, e grazie al contributo dei due relatori, AlterFestival cercherà di investigare e smascherare questi meccanismi, per fornire a voi simpatizzanti e associati gli strumenti per rendere intellegibile la società in cui viviamo.
Perché, come recita anche il titolo dell’edizione 2022, vogliamo tutti rivendicare il nostro diritto di essere “Liberi di pensare”!
I relatori:
- Marcello Foa (1963) è giornalista e docente di comunicazione all’Università Cattolica di Milano e all’Usi di Lugano. Formatosi alla scuola di Indro Montanelli a “il Giornale”, è stato Presidente della Rai dal 2018 al 2021 dopo aver diretto in Svizzera il gruppo del “Corriere del Ticino”. Ha pubblicato due saggi sulla manipolazione mediatica che sono diventati testi di riferimento in materia: Gli stregoni della notizia (Guerini editore, 2006) e Gli stregoni della notizia. Atto secondo (Guerini editore, 2018). Ha inoltre pubblicato, per i tipi di Piemme, due romanzi: Il bambino invisibile (2012) e Il ragazzo del lago (2018). Foa ha vinto numerosi premi di giornalismo e comunicazione.
- Roberto Vivaldelli (1989) è saggista e giornalista dal 2014 e collabora con "IlGiornale.it", il sito "InsideOver" e il quotidiano "L'Adige". Ha lavorato con il Parlamento Italiano e ricoperto il ruolo di capo ufficio stampa in diversi enti comunali. Esperto di comunicazione e relazioni internazionali, è autore del saggio Fake News. Manipolazione e propaganda mediatica dalla guerra in Siria al Russiagate (La Vela, 2017). I suoi articoli sono tradotti in varie lingue e pubblicati su siti internazionali
In occasione di AlterFestival Marcello Foa presenterà in anteprima nazionale la sua ultima fatica editoriale, il libro: Il sistema (in)visibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino.
Abstract:
Non riconosciamo più il mondo in cui viviamo. Continuiamo ad eleggere Parlamenti e governi, ma le decisioni che contano vengono prese altrove. Assistiamo attoniti alla distruzoine della classe media, mentre le frequenti crisi della nostra epoca – dal Covid a quella energetica, passando per fenomeni disgreganti come la Cancel Culture – accentuano il nostro smarrimento. Ci sentiamo impotenti ma non capiamo perché.
In questo saggio Marcello Foa spiega le logiche e i condizionamenti che scolpiscono la nostra società, descrivendo un sistema che è invisibile e che può essere compreso solo uscendo dagli schemi classici. Con autorevolezza e la consueta chiarezza, analizza il ruolo delle élite, dimostra come sia possibile modellare le masse, cambiare i valori, orientare la politica, l’economia, I media avvalendosi anche delle tecniche di influenza psicologica, incluse quelle elaborate dalla Cia e dal Kgb. Tutto avviene davanti a noi, ma non abbiamo occhi per vederlo: è così che si governano le società nell’era moderna.